Dopo tanto tempo, ho fatto un altro ordine sul sito francese Aroma-Zone e visto che avevo esaurito praticamente quasi tutto esso è stato mega. Innanzitutto, ho notato che ci sono state delle novità: alcuni prodotti sono stati aggiunti, altri modificati. Da grandissima fan dell’argilla mi è saltato subito agli occhi l’aumento di prezzo di 60 centesimi del caolino.
argiles blanche kaolino aroma zoneTra i nuovi arrivati invece ho notato la polvere ayurvedica di siwak o miswak, ottenuta dalla polverizzazione del relativo bastoncino. In passato avevo utilizzato il bastoncino, ma devo dire che ritengo molto comodo usufruire direttamente della polvere. Essa si mette sullo spazzolino e si strofina sui denti per sbiancarli o si combina con altre polveri per creare un dentifricio (le ricette sono presenti sul sito Aroma-Zone).
Faccio una digressione per spendere qualche parola a favore di questo spazzolino naturale.
miswak o siwakE’ la radice dell’albero Araak (Nome scientifico: Salvadora Persica), che cresce nell’Arabia Saudita, Sudan, Egitto, Chad ed in India. I suoi benefici principali sono:
1) Aiuta a sbiancare i denti contribuendo a rimuovere le tipiche macchie di tè, vino o caffè.
2) Contribuisce a igienizzare la bocca.
3) Rinfresca l’alito.
4) Stimola la circolazione gengivale.
5) Rafforza le gengive e previene disturbi quali la piorrea.
6) Pulisce i denti senza risultare abrasivo.
7) Rimuove e previene la formazione di carie, placca e tartaro.
Come si usa:
1) Rimuovere circa 1 cm di corteccia da una delle estremità
2) Masticare la punta ammorbidendo le setole naturali tra i denti
3) Iniziare a massaggiare leggermente denti e gengive
4) Sciacquare la punta sotto l’acqua per eliminare le eventuali impurità
5) Richiudere la radice Miswak nel pacchetto in modo che rimanga pulita e umida
6) Immergere l’estremità del Miswak ogni 3-4 giorni in un bicchiere d’acqua e lasciarlo per alcune ore per ammorbidirla
7) Quando le setole ed il sapore si sono esauriti tagliare e rinnovare la punta.

Personalmente utilizzerò questa polvere mischiandola in parti uguali con l’argilla verde ventilata e poi sullo spazzolino a mo di dentifricio.

Probabilmente la più grande novità dell’estate 2017 sono gli smalti. Al momento in cui scrivo sono presenti nel sito il top coat (5 ml, 1,70 euro) e tre colori (rosso, fucsia e bordeaux, 5 ml, 2,20 euro). Ovviamente, li ho presi tutti.
smalto aroma-zoneIl pezzo forte dell’ordine è il tea tree oil nel suo formato più grande di ben 250 ml per un prezzo di 28 euro.
tea tree oilPer me è in tutti i sensi olio “essenziale”, in quanto lo uso per pulire una volta a settimana le setole dello spazzolino e la spugna con cui mi lavo sotto la doccia. Ricordo, infatti, che esso è un potentissimo antibatterico naturale.
Ho preso, ancora, l’olio di ricino, l’olio di vinaccioli, il macerato oleoso di calendula e l’idrolato di lauro, il primo prodotto da utilizzare per massaggi sul cuoio capelluto, il secondo e il terzo per il corpo e il quarto da versare su un dischetto struccante per pulire il viso.
ricino vinaccioli calendula olio lauro idrolato aroma-zoneInfine, una scorta di fiori secchi per placare la voglia di tisana: calendula e ibisco (karkadè).
calendula aroma-zoneibisco karkadè miswak siwak aroma-zoneHo ricevuto un regalo inatteso, non so se per premiarmi del maxi ordine effettuato, ovvero il libro “Massaggi rilassanti con gli oli essenziali”, del valore di 4,90 euro.
libro aroma-zoneInsomma come avrete capito, a questo giro, ho dato fondo ai risparmi, ma è tutta colpa di Aroma-Zone che è realmente un grandissimo tentatore.

gel semi di linoDai semi di lino si può ottenere un gel utile alla cura e alla bellezza dei nostri capelli. Tale gel può essere utilizzato sia come impacco pre shampoo o applicato subito dopo il lavaggio a capelli ancora umidi o per finire come leave in.
Questi sono ovviamente gli impieghi riguardanti la chioma, ma il gel ai semi di lino è ottimo anche come alimento. I semi di lino sono, infatti, considerati una delle principali fonti vegetali di acidi grassi omega 3. Ai vegani sarà sicuramente capitato di leggere ricette in cui tale gel viene indicato come legante alimentare in sostituzione delle uova.
gel semi di lino (1)Il gel può essere estratto a freddo o a caldo.
Nella procedura a freddo ho lasciato in ammollo i semi per tutta la notte in un recipiente contenente acqua. Il giorno dopo ho filtrato con un colino (si può usare anche la parte finale di un collant). Si fa un po’ di fatica a separare il gel dai semi e fargli oltrepassare le maglie del colino, ma ci vuole solo pazienza.
Nella proceduta a caldo si fanno bollire i semi per 5 minuti, si aspetta un po’ affinché si intiepidiscano e si filtra.
Le mie quantità sono 40 grammi di semi e 250 millilitri di acqua.
Si conserva in frigorifero per pochi giorni, essendo puro e quindi privo di conservanti non durerà a lungo. In alternativa può essere congelato, magari mettendolo in uno stampo come questo:
gel semi di lino (2)

Le erbe tintorie fanno al caso vostro se avete il desiderio di vedervi diverse, rimanendo però sicure di non rovinare i capelli, ma anzi di apportare tutti i benefici che si possono trarre dall’uso di elementi naturali. Queste “tinture” non penetrano nel capello come le tinte chimiche, ma si legano alle squame. In questo modo, non solo proteggono il capello, ma lo volumizzano, aumentando il diametro del fusto. La chioma risulta, quindi, più voluminosa, luminosa e protetta dagli agenti esterni.

Vi propongo questo elenco:

hennè, donano un tono freddo quelli provenienti da Tunisia, India, Pakistan e Yemen mentre donano un tono caldo quelli del Marocco e dell’Egitto. Eccenzion fatta per l’Hanna Lala Menana, un hennè che pur provenendo dal Marocco tinge di un peculiare color rubino. Solitamente le marche più usate per chi punta ad un biondo irlandese è il Tazarine, mentre per chi vuole sui capelli un rosso più profondo e “ciliegioso” Zarqa, Jamila, MDH Karishma. La marca Le erbe di Janas propone invece due tipi di hennè uno caldo che ha un contenuto di lawsone (la molecola responsabile della colorazione) pari a 1,90% e uno freddo che ne contiene 2,95%. Se non avete i capelli chiari scordatevi che l’hennè prenda a mo’ di tinta, se avete i capelli scuri si vedrà solo il riflesso, ma sarà sicuramente una visione molto gradevole quindi incoraggio ad usarlo in ogni caso e poi continuandolo ad applicare potrebbe, stratificando, venir fuori qualche bella sfumatura.
Consiglio l’uso di questo prodotto privo di picramato di sodio, che viene aggiunto in molti hennè per ottenere dei rossi rinforzati.
erbe tintoriealcanna, clicca qui se sei interessato alla mia esperienza con questa polvere.

sandalo rosso, clicca qui se sei interessato alla mia esperienza con questa polvere.

red kamala, clicca qui se sei interessato alla mia esperienza con questa polvere.

indigo, (volgarmente detto hennè nero), colora di nero su una base di partenza castano scuro. Se però la base di partenza è un biondo saranno necessarie due applicazioni fatte una di seguito all’altra per ottenere un nero puro, se invece la base di partenza è un bianco bisognerà fare una prima passata di hennè e dopo ripetere il processo usando l’indigo.
Consiglio l’uso di questo prodotto privo di PPD (para-fenilendiamina), sostanza base di molti indigo che si trovano in commercio utilizzati per la tintura dei capelli e per i tatuaggi che spesso si fanno in spiaggia.
erbe tintoriekatam, dona colore nero, tuttavia se mescolato in un’adeguata percentuale con l’hennè freddo (potete provare mischiando 70% hennè e 30% katam e poi per le volte successive regolarvi in base al risultato ottenuto) può dare riflessi viola.
(Clicca qui per approfondire la mia esperienza con indigo e katam.)

ibisco o jaswand, se unito alla lawsonia (o a miscele che la contengano) è un ottimo freddante del tono. Utile è, infatti, per arrivare ai toni del ciliegia e del mogano. Invece, utilizzato da solo, se la vostra base di partenza è scura, non otterrete praticamente nulla, parlo purtroppo per esperienza. Se invece avete i capelli biondo chiaro (che siano naturali o decolorati non ha importanza) si coloreranno di viola.
Con i fiori essiccati è possibile preparare l’infuso, detto di karkadè; l’ibisco colorerà l’acqua di rosso ed essa potrà essere utilizzata per la preparazione dell’hennè al posto della mera acqua.
alcannamallo di noce, non ha in se e per se un forte potere tintorio. Utilizzato da solo viene usato dalle brune per donare luminosità e riflessi ai capelli scuri. Utilizzato insieme alla lawsonia serve a smorzare l’arancio facendo virare il tono dei capelli sul rosso profondo invece che sul rame. Consigliato quindi per chi ha un colore di base chiaro. Infatti in questo caso pur usando un hennè freddo si potrebbe ottenere inizialmente, cioè finché non avviene una stratificazione, un colore caldo, ma grazie al mallo di noce si può risolvere più rapidamente questo intoppo.
mallo di nocecastagno, non ha in se e per se un forte potere tintorio, ma dona riflessi ai capelli castani.

camomilla e rabarbaro, non hanno in se e per se un forte potere tintorio, tuttavia risultano utili per ravvivare il colore delle chiome già bionde.

curcuma, colora di giallo, può essere aggiunto in piccola percentuale all’hennè caldo per intensificare il colore.

robbia o manjishta o garanza, colora di rosso, aggiunta all’hennè freddo ne intensifica il colore.

campeggio, si usa in miscela con hennè per darvi dei toni più profondi, senza perderne la tipica dominante rossa.

guado, si usa in miscela con l’hennè per darvi un tono più scuro. Allo stesso modo dell’indigo, anche il guado capita che venga erroneamente etichettato come hennè nero.

N. B. Tutti i prodotti citati si intendono puri al 100%.
polveri ayurvediche 3Ci sono una infinità di polveri che possono essere utilizzate sui capelli a scopo tintorio, molte tra queste nominate non le conoscevo fino a qualche anno fa e chissà quante altre ne esistono di cui non sospetto minimamente!

Tutte queste erbe si comprano in erboristeria? No, probabilmente quelle che riuscirete a trovare in erboristeria saranno hennè, indigo e cassia, ma non credo che ci sia speranza per le altre. Nella maggior parte dei casi si dovrà fare riferimento a negozietti etnici e a bioprofumerie, se non ce ne sono nel vostro luogo di residenza tocca ordinarle su internet.

Diffidate delle erboristerie che vendono le polveri sfuse, in quanto non c’è modo di sapere con certezza da quanto tempo le hanno lì in negozio e neanche se sono state addizionate con altre sostanze.

P. S. I risultati ottenuti con queste erbe non sono univoci. Il colore, il riflesso, la sfumatura possono variare da persona a persona, non solo a causa del diverso colore di partenza; anche chi inizia dalla stessa base può avere risultati differenti. 

Il sito Zenstore, a mio parere, è uno dei più all’avanguardia nell’offrire prodotti che si trovano tranquillamente in siti stranieri, ma che in quelli italiani nemmeno a parlarne.
Così, vi avevo già detto in passato di aver comprato l’alcanna
alcanna e sandalo rosso zenstore
e di recente ho preso anche il sandalo rosso.
alcanna e sandalo rosso zenstore
Entrambe bellissime alla vista, il che probabilmente è stato causa di alte aspettative, ma non ho avuto un buon riscontro, ahimè.

L’alcanna colora (ops, dovrebbe colorare) di rosso mogano profondo, la radice contiene infatti un principio colorante rosso-viola detto alcannina. Sono rimasta delusa dall’uso di questa polvere; parto già da una base difficile, in quanto ho i capelli castano scuro, tuttavia speravo di riuscire a ricavare qualche timido riflesso mogano-violino e invece niente. Per cui consiglio di non utilizzarla da sola, ma di mischiarla ad un hennè freddo. Inoltre, è molto difficile da togliere. Lavandola via sembrava come se avessi in testa dei fondi di caffè, stesso colore e consistenza.

Non se la passerà meglio la recensione sul sandalo rosso. La polvere non è stata affatto facile da stendere, non ne voleva sapere di attaccare sui capelli e continuava a cadere a pezzetti. Alla fine mi sono dovuta imballare la testa con tre giri di cellophane e  mettere un asciugamano intorno al collo, pronta subito a tamponare le perdite. Si toglie molto facilmente sotto il getto d’acqua.
Il sandalo rosso, in teoria, dona riflessi sui toni toni del rame, quindi il mio consiglio è di non utilizzarla da sola, ma di aggiungerla ad un hennè caldo per potenziarne il colore.

Ambedue non sono riuscita a tenerle in testa più di due ore perché colavano davvero da tutte le parti. Non so che conclusioni trarre, se è la marca Zenstore che non sta simpatica ai miei capelli o altro. Il cambiamento di colore è stato assolutamente nullo e anche qui non so se il motivo è la qualità delle polveri o il fatto che non le avessi mischiate all’hennè oppure se siano i miei capelli ad avere un problema… Ai posteri l’ardua sentenza!
pacco zen store

La lettura di questo testo segna sicuramente il punto di partenza verso un percorso di cambiamento.

Al di là delle proprie credenze e convinzioni, io consiglio la lettura di questo vangelo gnostico, dove si delinea una figura di Gesù diversa da quella di cui si è abituati a sentire quando si va in chiesa.

Comunque in questo articolo voglio scrivere una sorta di riassunto con annesso qualche mio pensiero.

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Il vangelo inizia con degli uomini malati che chiedono aiuto a Gesù per essere risanati.

Gesù spiega: “… La parola e il potere di Dio non entrano in voi, perché nel vostro corpo e nel vostro spirito dimorano ogni sorta di male e ogni genere di abominazione. Dunque se volete che la parola del Dio vivente e il suo potere entrino in voi non contaminate il vostro corpo e il vostro spirito; perché il corpo è il tempio dello spirito e lo spirito è il tempio di Dio. Purificate quindi il tempio, affinché il suo Signore possa dimorarvi occupando un posto degno di lui” … “Rinnovate voi stessi e digiunate perchè vi dico, in verità, che Satana e le sue afflizioni possono essere allontanati soltanto dal digiuno e dalla preghiera”.

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Troviamo subito un Gesù esperto di digiunoterapia che da chiare istruzioni: “Toglietevi scarpe e vestiti sopportando in tutto il vostro corpo l’abbraccio dell’angelo dell’aria. Quindi respirate a lungo e profondamente, affinché l’angelo dell’aria possa entrare dentro di voi. Io vi dico, in verità, che l’angelo dell’aria allontanerà dal vostro corpo tutte le sporcizie che lo contaminano sia esternamente che internamente” … “E dopo l’angelo dell’aria cercate l’angelo dell’acqua” … “E tutte le cose impure e maleodoranti scorreranno via da voi, proprio come le sporcizie dei vestiti lavati in acqua svaniscono disperdendosi nella corrente del fiume” … “E non pensate che sia sufficiente che l’angelo dell’acqua abbracci il vostro corpo solo esternamente. Vi dico, in verità, che l’impurità dentro di voi `e molto pi `u grande dell’impurità esterna; e chi si pulisce fuori e resta sporco dentro è  simile alle tombe, che fuori appaiono bene imbiancate ma dentro sono piene di ogni sorta di orrida sporcizia e abominazione”.

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Qui ci sorprende un Gesù igienista che dà a chi a orecchie per udire le istruzioni per farsi una sorta di clistere: “Cercate dunque una zucca rampicante che abbia lo stelo della lunghezza di un uomo; svuotatela del contenuto e riempitela con l’acqua del fiume scaldata dal sole. Appendetela al ramo di un albero e fate entrare l’estremità dello stelo della zucca nella vostra zona anale in modo che l’acqua possa scorrere in tutte le vostre viscere. Poi inginocchiatevi dinanzi all’angelo dell’acqua e pregate il Dio vivente affinchè perdoni tutti i vostri peccati passati; quindi pregate l’angelo dell’acqua affinchè liberi il vostro corpo da tutte le impurità e le malattie. Infine lasciate defluire l’acqua dal vostro corpo affinché trascini fuori tutte le maleodoranti sporcizie di Satana. E voi vedrete con i vostri occhi e annuserete con il vostro naso le sozzure e le abominazioni che contaminavano il tempio del vostro corpo, come pure tutti i peccati che dimoravano in esso, tormentandovi con ogni sorta di dolore. Vi dico, in verità, che il battesimo dell’acqua vi libererà da tutto ciò. Dunque, durante il vostro digiuno, rinnovate ogni giorno il battesimo dell’acqua fino al giorno in cui vedrete scaturire dal vostro corpo un’acqua pura come la spuma del fiume” … “E in seguito, se dovesse restare in voi qualche traccia dei vostri peccati passati o qualche impurità, cercate l’angelo della luce del sole” … “L’angelo della luce del sole allontanerà dal vostro corpo tutte le cose sporche e maleodoranti che lo contaminavano dentro e fuori. E tutte le cose fetide e tutte le sporcizie scompariranno da voi, come le tenebre della notte svaniscono davanti allo splendore del sole nascente”.

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Ora veniamo ad un Gesù esperto di argilloterapia: “Affondate i vostri piedi nel fango affinché l’abbraccio dell’angelo della terra possa assorbirne tutte le impurità e tutte le malattie. E voi, grazie all’abbraccio dell’angelo della terra vedrete svanire Satana e finiranno i vostri dolori. E i nodi delle vostre ossa si scioglieranno, esse si raddrizzeranno e scompariranno tutte le vostre pene”.

Tra i malati ce n’è uno particolarmente sofferente, allora Gesù gli spiega che il motivo del suo grande tormento è dovuto al fatto che lui digiunava già da parecchi giorni e che di conseguenza Satana era irrequieto, tormentato dalla fame, e sfogava tutta la sua collera.

Gesù decide di aiutare quell’uomo a liberarsi subito dalla presenza di Satana. Così munge una pecorella che pascolava tra i cespugli, poi versa il latte sulla sabbia scaldata dal sole e quando il vapore del latte caldo comincia a salire nell’aria il malato aspira quel vapore.

Ci troviamo ora faccia a faccia con Satana, un parassita intestinale che esce dalla bocca dell’uomo dirigendosi verso il latte. Allora Gesù estrae il lungo corpo del mostro e nel malato presto torna la forza vitale.

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I malati digiunano per sette giorni e sette notti: “E la loro ricompensa fu grande perchè avevano seguito le parole di Gesù. E col trascorrere del settimo giorno tutte le loro pene svanirono”.

Gesù li mette in guardia sul non peccare più per non essere più preda di malattie e gli uomini gli chiedono quali peccati devono evitare per non incorrere più nella malattia. Risposta: “… Vi dico, in verità, che tutto ciò che vive sulla terra ha origine da un’unica Madre. Quindi chi uccide uccide suo fratello e Madre Terra si allontanerà da lui sottraendogli il suo seno vivificante; e anche i suoi angeli lo eviteranno e così Satana farà del suo corpo la sua dimora. E la carne degli animali uccisi, nel suo corpo, diventerà la sua stessa tomba; perchè vi dico, in verità, che chi uccide uccide se stesso e chiunque si nutre della carne di animali uccisi mangia il corpo della morte. Perchè nel suo sangue ogni goccia del loro sangue diventerà veleno; nel suo respiro il loro respiro diventerà fetore; nella sua carne la loro carne si trasformerà in pustole; nelle sue ossa le loro ossa diventeranno gesso; nelle sue viscere le loro viscere diverranno putrefazione; nei suoi occhi i loro occhi diventeranno incrostazioni; nei suoi orecchi le loro orecchie diventeranno fiotti di cera e così la loro morte diventerà la sua morte”.

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Ora Gesù richiama alla memoria il passo della genesi: “Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto, che produce seme: saranno il vostro cibo”. E da qui prende piede il pensiero crudista: “I vostri corpi diventano ciò che mangiate così come i vostri pensieri diventano il vostro spirito. Quindi non mangiate nulla che sia stato distrutto dal fuoco, dal gelo o dall’acqua; perchè i cibi bruciati, congelati o marci bruceranno, congeleranno e faranno marcire anche i vostri corpi” … “[il fuoco della vita] è in voi, nel vostro corpo e nel vostro sangue” … “Il fuoco della morte è quel fuoco che arde al di fuori di voi ed è più caldo del vostro sangue; `e quel fuoco che voi usate per cucinare i vostri cibi nelle case e nei campi. Io vi dico, in verità, che quel fuoco di morte distrugge il vostro cibo e il vostro corpo, così come il fuoco della malizia rovina i vostri pensieri e distrugge il vostro spirito” … “Il cibo che mangerete alla ricca mensa di Dio rafforzerà e ringiovanirà il vostro corpo e voi non vedrete mai la malattia. Perchè nell’antichità la mensa di Dio nutrì Matusalemme e vi dico, in verità, che se vivrete come visse lui il Dio vivente darà anche a voi, sulla terra, una vita lunga come la sua”.

uva

Ritroviamo nuovamente lo spirito igienista di Gesù che dice: “non mescolate una varietà con l’altra, altrimenti le vostre viscere diventeranno come pantani fumanti”, quindi,  in parole povere, prediligere il mono-pasto onde evitare fermentazioni nel nostro intestino.  Continua esortando a non mangiare mai fino a sazietà e suggerisce: “Quando sarete sazi, fate attenzione a quanto avrete mangiato e mangiate sempre un terzo in meno”. Afferma che è bene mangiare non meno di mezzo chilo di cibo al giorno e non più di un chilo e che si dovrebbe mangiare due volta al giorno, a pranzo e a cena. Ma chiarisce che è cosa gradita mangiare una sola volta al dì (“I vostri giorni sulla terra saranno lunghi perchè ciò piace agli occhi del Signore”).

Seguono altri utili insegnamenti: “E non mangiate cibi impuri provenienti da terre lontane ma preferite sempre ciò che producono i vostri alberi; perchè Dio sa bene cosa è necessario per voi” … “E non mangiate come fanno i pagani, che si ingozzano in tutta fretta contaminando il loro corpo con ogni sorta di abominazione” … “Masticate bene con i denti il vostro cibo affinchè esso possa diventare liquido” …  “Non disponete nulla sull’altare di Dio quando il vostro spirito è irritato e, quando sarete nel tempio di Dio, non abbiate pensieri di collera” … “Non sedete mai alla tavola di Dio prima che lui vi chiami con l’angelo dell’appetito”.

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Avviene in questo momento un altro richiamo sulla pratica del digiuno: “E non dimenticate che ogni settimo giorno è santo ed è consacrato a Dio. Per sei giorni nutrite il vostro corpo con i doni di Madre Terra ma il settimo giorno santificatelo per il vostro Padre Celeste. Il settimo giorno non nutritevi di cibo terreno ma vivete solo della parola di Dio e intrattenetevi per tutto il giorno con gli angeli del Signore nel regno del Padre Celeste”, quindi ora capiamo il vero significato delle parole “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio” (Matteo 4,3-6).

Ci sono infine una serie di istruzioni di carattere generale per un corretto stile di vita:

– “Non vegliate di notte e non dormite di giorno se non volete che gli angeli di Dio vi abbandonino”;

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– “Non compiacetevi del fumo e delle bevande di Satana, […] sono abominazioni agli occhi del vostro Dio”;

– “E non soggiacete neanche alla libidine, ne di notte ne di giorno, perchè il libertino è come un albero la cui linfa scorre fuori dal suo tronco. E quell’albero essiccherà prima del tempo e non darà  mai frutto. Quindi non siate dissoluti se non volete che Satana inaridisca il vostro corpo e che il Signore renda sterile il vostro seme”;

– “Evitate anche tutto ciò che è troppo caldo e troppo freddo, perché la volontà di nostra Madre Terra è che ne il freddo eccessivo ne il caldo eccessivo minaccino il nostro corpo”;

– “E seguite l’esempio di tutti gli angeli del Padre Celeste e di Madre Terra che lavorano senza sosta, giorno e notte, nei regni dei cieli e della terra. Accogliete anche voi l’angelo del lavoro, che è il più forte degli angeli di Dio, e lavorate tutti insieme nel regno di Dio. Seguite l’esempio dell’acqua che scorre, del vento che soffia, del sole che sorge e tramonta, degli alberi e delle piante che crescono, degli animali che corrono e saltano, della luna che cresce e decresce, delle stelle che vanno e vengono; tutto ciò si muove e compie il suo lavoro, perchè tutto ciò che è vivo si muove e solo ciò che è morto è immobile”.

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Quindi tirando le somme, in questo testo prendiamo familiarità con un altro volto di Gesù, quello vegan-crudista, igienista, digiuno-terapeuta, esperto di cure naturali e di nozioni per tenere un corretto stile di vita, prevenendo possibili cadute o ricadute.

Le parole: “Allora i discepoli, accostatisi a Gesù in disparte, gli chiesero: “Perché non siamo stati capaci di scacciarlo?” Ed egli rispose: (…) “Questa razza di demoni non si scaccia se non con la preghiera e il digiuno” (Mt 17,19-21), assumono un significato che senza una adeguata conoscenza non poteva essere compreso; ecco perché i discepoli non riescono a “liberare” il ragazzo epilettico!

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L’olio di cocco ha molteplici benefichi e si può usare: sul corpo, subito dopo aver fatto il bagno, come struccante, come collutorio (clicca qui se vuoi approfondire) e per i capelli. In quest’ultimo caso è utile sia come impacco pre-shampoo che come leave in, cioè da mettere dopo aver lavato e tamponato i capelli. Importante non eccedere con le dosi perché altrimenti i capelli non ce la faranno ad assorbirlo tutto e appariranno unti e pesanti, meglio iniziare con poco perché ad aggiungere ci siamo sempre.
L’olio di cocco si distingue per il fatto che la sua fusione avviene intorno ai 24°C, mentre il punto di solidificazione si attesta intorno ai 15-20°C; di conseguenza, si presenta come un olio nei climi più caldi e come un burro in quelli più freddi.
Per questa ragione il mio prediletto è quello in barattolo, così in inverno non fatico a prenderlo e non devo lottare con il collo troppo stretto di una bottiglia.
Questo è quello che utilizzo io (va bene anche per uso alimentare):
olio di coccoHo notato una grande disparità tra il comprarlo online e il comprarlo in negozio. Infatti, su internet il prezzo migliore a cui sono riuscita a reperirlo è stato  8,50 euro, mentre in un negozio pakistato a Napoli l’ho preso per meno della metà, 3,60 euro.

N.B. GLI OLI SI USANO PURI. 

Dovete controllare l’inci quando comprate un olio e prenderlo solo se ci trovate scritto un ingrediente, il mero olio (non vorrete spalmarvi schifezze sulla pelle?!). Quindi, nel caso di specie dovete leggere: olio di cocco o cocos nucifera oil o coconut oil.
olio di cocco

oil pullingL’oil pulling è una pratica derivata dalla medicina ayurvedica che non solo permette di migliorare l’igiene orale, ma può anche alleviare numerosi disturbi fra cui asma, diabete, mal di testa, insonnia, sinusite e problemi cutanei (Bruce Fife).

Altro che collutorio!!! Adesso gli sciacqui si fanno con gli oli di girasole, sesamo e cocco, biologici e spremuti a freddo.

Ho letto di questa tecnica in un blog, ho fatto una ricerca e ne sono venuti fuori solo commenti positivi e così ho deciso di sperimentare su me stessa. Per sei mesi ogni mattina, appena sveglia, prendevo uno dei suddetti oli (è bene a giro usarli tutti poiché ognuno ha le sue proprietà) e ne mettevo due cucchiai in bocca. Facevo per 20 minuti i dovuti sciacqui e poi sputavo. Infine, per togliere il senso di bocca impastata facevo dei veloci sciacqui con acqua e bicarbonato. Con mia grande sorpresa ho avuto modo di constatare che l’olio in entrata è del tutto diverso da quello che viene poi espulso. L’olio in uscita è molto denso e ha cambiato colore (sui toni del giallino se si tratta di girasole o sesamo e biancastro nel caso dell’olio di cocco).
Attenzione, quindi, a non ingerire l’olio e a non superare il tempo indicato per gli sciacqui onde evitare un possibile fenomeno di riassorbimento.

Il movimento dell’olio di girasole in bocca dovuto alla pratica del risciacquo orale, provoca un marcato irroramento della mucosa e dei tessuti. Vitamine e minerali dell’olio di girasole possono venire in parte assorbiti dalle membrane delle mucose (anche se la quantità sia contenuta, che assorbita è limitata), ma soprattutto e contemporaneamente i semi oleosi assorbono le tossine dai colli di denti e gengive e le rimuovono dal corpo (Marco Giai Levra).

Quali benefici ne ho tratto? Eliminazione dell’alito cattivo, denti più bianchi, prevenzione di carie, supporto a reni e fegato (eliminare le tossine dalla bocca aiuta ad alleggerire il lavoro del fegato e dei reni).