Credo che ci siamo trovate tutte noi donne nella situazione di essere fuori casa e di dover andare in un bagno pubblico oppure in viaggio di doverci fermare in autogrill. Non so il vostro, ma il mio pensiero in quei casi va alle condizioni in cui troverò il bagno. Mi preparo psicologicamente a dover stare in bilico onde evitare di toccare con qualche parte del corpo la superficie del gabinetto oppure nel caso si abbiano dei bambini piccoli l’unica soluzione è rivestire il bordo del wc con la carta igienica o in mancanza con i fazzoletti.
Ebbene pare che abbiamo un’alternativa.
Niente da invidiare ai maschi
Esistono degli apparecchi che ci permettono di urinare in tutta tranquillità in piedi, evitandoci un bel po’ di rogne.
go girl Niente da invidiare ai maschiQuesto è in gomma e perciò riutilizzabile all’infinito.
C’è anche una versione simile in carta, quindi usa e getta.
p-mate Niente da invidiare ai maschiIo ho il primo tipo, comprato su Aliexpress e pagato circa 1 euro. Nel caso siate interessate, le parole per impostare la ricerca nel citato sito sono “female urinal portable”.
Consiglio di acquistarlo e di portarlo in borsa, così da essere pronte a fronteggiare situazioni scomode, o per meglio dire posizioni scomode.
pipì in piedi Niente da invidiare ai maschi

Per la fine dell’anno 2015 mi sono voluta fare un ultimo regalo: l’olio di vinaccioli. Benché lo avessi spesso sentito nominare, non avevo mai potuto usarlo perchè non riuscivo a trovarlo in vendita in nessun negozio della mia zona. Appena ho potuto l’ho quindi comprato da internet, dal sito Il giardino dei libri, marca La finestra sul cielo.
Questo olio ha un costo molto variabile, partendo da una media di 1 euro per 100 ml, ad esempio nel caso di quello che ho preso io la bottiglia è venuta 5,35 per 500 ml, i prezzi possono superare anche i 10 euro per 100 ml se si tratta di prodotto biologico e ottenuto da spremitura a freddo dei semi dell’uva.
Esso ha un grande vantaggio rispetto agli altri oli, non unge, viene assorbito velocemente dalla pelle e non appesantisce i capelli. E’ un vero elisir di bellezza, nonostante la carenza di vitamina E è abbondante di polifenoli, sostanze dalle ben note proprietà antiossidanti, e di acido linoleico, un acido grasso essenziale che fa parte della famiglia degli Omega 6.
olio di vinaccioli
Personalmente l’ho messo subito dopo essere uscita dalla doccia su tutto il corpo, viso compreso. L’olio di vinaccioli infatti rassoda la pelle e stimola la micro circolazione locale. Sui capelli può essere utilizzato sia come impacco pre shampoo che come leave in a capelli umidi. Io ho deciso per questa seconda opzione e sono rimasta soddisfatta, i capelli sono diventati idratati e morbidi. Anche se non è il mio caso, sarà dunque utilissimo per chi ha i capelli secchi o crespi. Può essere anche utilizzato su capelli sfruttati dai trattamenti chimici, in quanto aiuta a risanarli (nei limiti del possibile, si intende).
Per chi non sapesse cos’è il vinacciolo, metto quest’immagine chiarificatrice.

olio di vinaccioliRicordo infine, come altre volte ho fatto, che gli oli si usano puri, quindi, quando lo acquistate, assicuratevi che tra gli ingredienti figuri una voce sola, cioè olio di vinaccioli oppure vitis vinifera semi.

In questo articolo metto a confronto il risultato ottenuto con l’applicazione dell’henna sahara tazarine su capelli biondi e su capelli castano scuro. Inizio col presentare il prodotto: questo tipo è l’hennè a tono caldo per eccellenza, quindi da una colorazione sui toni del ramato. La molecola responsabile della colorazione è il lawsone, la quale si lega alla cheratina (la proteina contenuta nel capello). L’hennè è dunque permanente, ma se viene fatto una sola volta, col passare del tempo, può andare a scaricare.

N.B. Ci sono due versioni del tazarine, uno in scatolina verde indicato per i capelli e uno in scatolina gialla indicato per tatuaggi. Bene, dovete prendere quest’ultimo poiché è puro e colora di più.
Io l’ho preso sul web e l’ho pagato 4 euro (confezione da 100 g). Credo che questo sia il costo massimo da spenderci, se costa di più cercate altrove. Chi ha la possibilità di comprarlo nei negozi fisici sicuramente risparmierà.
Henna Sahara Tazarine - Hennè scatola giallaPer avere un colore quanto più ramato possibile è meglio non lasciarlo ossidare una volta preparato, ma applicarlo all’istante; anche riguardo al tempo di posa è meglio non tenerlo troppo, un’ora va bene. Per i capelli di mia madre ho usato 50 grammi di hennè. Come al solito, la polvere va mescolata con l’acqua calda. Partendo da una base bionda chiara, ha ottenuto un bellissimo colore “ramato aranciato”. I capelli bianchi della ricrescita sono stati perfettamente coperti.
Henna Sahara Tazarine su capelli biondiPer i miei capelli, lunghi fino alla vita, ho usato 150 di hennè + 1 cucchiaio abbondante di curcuma + 1 cucchiaio abbondante di miele.
Ebbene il risultato sul mio castano scuro naturale è stato alquanto deludente, sopratutto dopo aver visto come escono bene su capello biondo.
In pratica, al chiuso o comunque con poca illuminazione non si vede nulla di differente, per vedere qualche sfumatura bisogna essere colpiti da un raggio di sole o trovarsi in un ambiente in ogni caso bello luminoso. Solo qualche ciocca che avevo più chiara è diventata rossa come volevo.
hennè sahara tazarine su capelli castano scuro
PRINCIPI GENERALI SEMPRE VALIDI:
  • la consistenza del pappone non deve essere ne troppo liquida, che coli, e ne troppo densa, che non si riesca a spalmare.
  • bisogna usare contenitori e cucchiai di legno, vetro o plastica, non usate oggetti di acciaio o alluminio.
  • dopo averlo spalmato, si deve incellophanare la testa o usare una cuffietta da doccia onde evitare che il composto si secchi troppo.
  • è buona norma dopo l’applicazione delle erbette non risciacquare con lo shampoo. Esse, infatti, hanno già di per se delle proprietà lavanti, e in questo modo scaricheranno anche meno velocemente. Chiaramente se sentite la necessità di usare lo shampoo fatelo!

Il clistere o enteroclisma è un’irrigazione di acqua che serve per liberare l’ultimo tratto dell’intestino o colon da feci o gas, con l’introduzione di una cannula nel retto. In medicina è utilizzato per rimuovere tali ostruzioni prima di un intervento chirurgico. E’ una pratica igienico-salutistica e non ha nulla a che fare con intenti o perversioni sessuali. Ne parlano ampiamente le antiche scritture sacre vediche (cioè la raccolta dei Veda, in India, che risalgono a migliaia di anni fa), quelle egizie e anche il vangelo apocrifo denominato “Vangelo esseno della pace”, in cui troviamo uno stupefacente Gesù igienista ante-litteram, che ne descrive il funzionamento e le virtù. E’ stato glorificato e raccomandato anche dai più grandi e rinomati igienisti come Arnold Ehret e Herbert Shelton, così come da illustri dottori come Max Gerson, che somministrando dei clisteri al caffè ha salvato la vita di migliaia di malati terminali di cancro mandati a casa a morire dalla medicina ufficiale.

Nella società moderna è purtroppo visto come un tabù, che suscita vergogna o imbarazzo. Naturalmente queste sensazioni sono associabili solo a persone non esperte o che non ne hanno mai effettuato uno, ragione per cui non ne conoscono neppure gli immensi benefici che ne derivano per la nostra salute. Tra questa risma di individui ci sono anche quelli che li associano un significato sessuale che invece non ha affatto. Trattasi semplicemente di una pratica igienica mentale e fisica, che permette di guarire velocemente o istantaneamente dalla maggior parte delle patologie conosciute, le cui cause sono da ricercare proprio nella cronica costipazione del nostro apparato intestinale (da muco, tossine e incrostazioni fecali antiche, vecchie anche di anni o decenni) (Marco Giai-Levra).

Andiamo per gradi, iniziamo con le domande:
Quanti tipi di clisteri ci sono, dove si comprano e quanto costano.

  • I clisteri antichi venivano realizzati in vetro e in metallo.

Clistere o enteroclismaClistere o enteroclisma 2

  • Oggi invece li possiamo trovare in plastica, sia morbida, e vengono chiamati “da viaggio”, che rigida.

clistere o enteroclisma sacca da viaggio clistere o enteroclisma plastica rigida

  • Si possono comprare in parafarmacia, in farmacia o su internet.

Personalmente posso dire che il tipo “da viaggio” si trova facilmente in farmacia al costo di 6 euro e qualche centesimo. Quello in plastica dura invece non sono riuscita a reperirlo in nessun negozio fisico e alla fine, dopo averlo tanto cercato invano, l’ho preso su Amazon al prezzo di 13,50 euro.

Come si capisce dalle immagini questi sono tutti clisteri da 2 litri e sono gli unici che prendo in considerazione, in farmacia hanno cercato di appiopparmi delle piccole perette, ma per un buon lavaggio sono questi quelli adatti.

Come si fanno.
Si procede così:
– a valvola chiusa, cosicché il liquido che inseriamo resti dentro, si riempie la sacca (o il contenitore, a seconda del tipo di clistere) con acqua tiepida (al prossimo step dirò con quali sostanze si possono fare)
– si attacca l’apparecchio alla maniglia della porta del bagno o della doccia
– si apre un po’ la valvola per far uscire l’aria e si richiude subito quando inizia a sgorgare l’acqua
– bisogna oleare lo sfintere e la cannula, onde evitare rottura di capillari
– si ci stende sul lato destro (io metto tra me e il pavimento uno di quei tappetini da palestra)
– si infila la cannula nell’ano e si apre la valvola
– una volta confluiti i 2 litri di liquido andrebbe trattenuto il tutto per 15 minuti, ma se si sente l’impellente bisogno di evacuare, spostatevi sul water altrimenti succederà un pasticcio sul pavimento!!!
clistere enteroclismaQuando si è alle prime armi, tra preparazione e messa in pratica possono volerci anche 2 ore, ma poi acquistando manualità i tempi si accorciano.

Nella confezione oltre al pezzo per il lavaggio intestinale c’è anche quello per la lavanda vaginale. Ebbene quest’ultimo è lungo quasi il doppio del primo e così io preferisco usarlo per i miei clisteri. Appunto essendo più lungo fa arrivare l’acqua più in profondità e se ci sono feci stagnanti le buca e va oltre ad esse. La cannula per la lavanda vaginale presenta dei piccoli buchi laterali, io l’ho modificata facendo un grande buco centrale per aumentare la pressione. Non pensate faccia male perché ricordiamo che essa è stata in precedenza oleata.

Con cosa si fanno.
Il tipo più semplice di enteroclisma si fa con il bicarbonato ovvero se ne aggiungono 3 grossi cucchiai all’acqua e si mescola.
Si possono fare anche con il sale marino integrale, aggiungendone 100 g all’acqua (consiglio di non iniziare subito con la dose massima, ma con 60 g e aumentare gradualmente).
Con il succo di 3 limoni.
Con la tisana di fieno greco o con la tisana di coda cavallina (si possono fare 1 litro d’acqua e 1 di tisana o 2 litri di tisana), si porta ad ebollizione l’acqua e si mettono 2 cucchiai per litro di fieno greco o coda cavallina, si lascia in infusione per 15 minuti e successivamente si filtra.
Con l’aglio, facendo bollire per 5 minuti in 1/2 litro di acqua 4 spicchi di aglio.
Con il caffè , mettendo 3 cucchiai grossi di caffè biologico in mezzo litro di acqua in ebollizione per 7-8 minuti senza coperchio, poi si spegne il gas e si lascia in infusione per 15 minuti, infine si filtra.
clistere wc

Quando si fanno.
L’enteroclisma deve essere eseguito a digestione ultimata. Io prediligo la mattina, ma ognuno avrà le sue preferenze.

Controindicazioni.
Io non ho avuto che benefici dalla pratica dei clisteri. Più vitalità, più energia, più benessere in generale. I maligni, che parlano per partito preso senza averne mai fatto uso, diranno che impigriscono l’intestino fino a non far sentire più lo stimolo di andare al bagno. Beh, io porto la mia esperienza diretta e dico che ne ho fatti a centinaia, non ho mai avuto nessun problema e  l’intestino funziona sempre e comunque. E’ possibile effettuare i lavaggi intestinali anche quotidianamente in tutta tranquillità.

Sicuramente la proprietà più nota che viene riconosciuta all’olio di ricino è quella lassativa, ma è utile sapere che ha anche proprietà rinforzanti grazie alle quali può essere utilizzato su unghie, ciglia, sopra ciglia e capelli.

olio di ricinoL’olio di ricino è alquanto vischioso e per essere usato in un impacco pre-shampoo necessita quindi di venir combinato con un altro olio, ad esempio quello di cocco o di mandorle, poiché sarebbe molto difficile, per non dire impossibile, riuscire a spalmarlo da solo. Così facendo i capelli secchi risulteranno ammorbiditi e la formazione delle doppie punte sarà prevenuta. Prima di applicare la miscela di oli i capelli dovranno essere inumiditi, anche nel caso in cui l’olio di ricino venga usato per ciglia e sopra ciglia queste devono essere previamente inumidite. Si può applicare in queste piccole aree con uno scovolino pulito del mascara o anche con un dito e prima di andare a letto, se durante il giorno non si ha tempo a disposizione.

Io l’ho comprato in farmacia e ho preso la boccettina di 50 ml al costo di 2,50 euro. Ma come fare a sapere se si sta acquistando il prodotto giusto? Ci deve essere scritto sulla confezione o sulla bottiglietta F.U., sigla che significa “Farmacopea Ufficiale” e ci fa capire che il prodotto è puro, oppure se è presente l’inci deve essere indicato un solo ingrediente, che può avere il nome di: olio di ricino o ricinus communis oil o castor oil.

Vatika oil – a base di olio di cocco, arricchito da preziose erbe, quali hennè, amla, terminalia bellerica, centella asiatica, hedychium spicatum, limone e rosmarino.

olio di vatikaSe non devo uscire di casa uso quest’olio anche giorni prima di fare lo shampoo, lo metto per bene sulla capigliatura e mi faccio due trecce laterali così da tenere i capelli uniti, altrimenti se siete sempre fuori lasciatelo in posa di notte. Unge pochissimo, ha un profumo gradevole e leggero e si lava facilmente. Lo uso anche come leave in, cioè subito dopo aver lavato e tamponato i capelli. Asciugandosi, essi risultano morbidi e nutriti. Attenzione a non metterne troppo se non volete che i capelli appaiano sporchi nonostante siano stati appena lavati.coccoTenete conto che l’olio di cocco si distingue per il fatto che la sua fusione avviene intorno ai 24°C, mentre il punto di solidificazione si attesta intorno ai 15-20°C; di conseguenza, si presenta come un olio nei climi più caldi e come un burro in quelli più freddi. Quindi il vatika, che lo contiene tra gli ingredienti, apparirà solido in inverno e liquido in estate.

Essendo prodotto in India, se vi trovate in un altro luogo e lo volete, potete o cercare negozi indiani che lo vendano nei vostri dintorni oppure, come ho fatto io, acquistarlo dal web.
Io l’ho ritirano da ebay e il rivenditore a cui mi sono rivolta aveva bottigliette di tre diverse misure, 75 ml per un prezzo di 4,40 euro, 150 ml per 6,10 euro e 300 ml per 11 euro.

La mia testa ne ha visti di tutti i colori. Ho iniziato a 12 anni con le meches, a 14 la prima tinta totale, un nero-blu, successivamente li ho fatti mogano, poi rosso, castano chiaro, castano miele, biondo scuro, biondo medio dorato, biondo chiaro, biondo platino con ciocche bianche. Insomma tutte le sfumature che ho desiderato, ho realizzato. Da qualche anno sono ricresciuti i miei capelli naturali, castano scuro, e ho cercato di non rientrare più nel lungo e buio tunnel delle tinte, così mi sono data alle tinture vegetali.
Ho provato a scurire usando l’indigo e in un’altra occasione il katam.

indigo - le-erbe-di-janaskatam - aroma zone
Ho usato l’indigo marca Le erbe di Janas, circa 150 grammi (lunghezza capelli fino alla vita, costo prodotto 5 euro x 100 g). L’ho preparato aggiungendo alla polvere un cucchiaino di bicarbonato e mescolando con l’acqua calda. Dopo 30 minuti di posa l’ho spalmato tra i capelli. Esiste anche una variante di questa preparazione e cioè mettere un cucchiaino di sale, al posto del bicarbonato, ma in questo caso l’indigo andrà applicato subito, non ci sarà da aspettare nessun tempo di ossidazione.

Perchè si aggiunge il sale o il bicarbonato? Perchè quest’erba necessita di un ambiente con ph basico per rilasciare colore.
Comunque tornando a me, l’ho tenuto in posa 2 ore e i miei capelli sono passati da castano scuro a nero.

Ho usato il katam marca Aroma-Zone, circa 150 grammi (lunghezza capelli fino alla vita, costo prodotto 3,90 x 100 g). Il katam si prepara mescolando la polvere con l’acqua calda, si lascia in posa una decina di minuti e poi si spalma sui capelli. Anche stavolta tempo di posa 2 ore e colore ottenuto nero.

Benché il risultato ottenuto sia stato il medesimo ho preferito di gran lunga il katam, in quanto mi è durato di più e ha stinto di meno rispetto all’indigo che al contrario ha scaricato prima e mi ha lasciato collo, vestiti e mani ogni volta che le infilavo nei capelli blu.
indigo e katam - capelli neriindigo e katam - capelli neri