Dopo tanto tempo, ho fatto un altro ordine sul sito francese Aroma-Zone e visto che avevo esaurito praticamente quasi tutto esso è stato mega. Innanzitutto, ho notato che ci sono state delle novità: alcuni prodotti sono stati aggiunti, altri modificati. Da grandissima fan dell’argilla mi è saltato subito agli occhi l’aumento di prezzo di 60 centesimi del caolino.
argiles blanche kaolino aroma zoneTra i nuovi arrivati invece ho notato la polvere ayurvedica di siwak o miswak, ottenuta dalla polverizzazione del relativo bastoncino. In passato avevo utilizzato il bastoncino, ma devo dire che ritengo molto comodo usufruire direttamente della polvere. Essa si mette sullo spazzolino e si strofina sui denti per sbiancarli o si combina con altre polveri per creare un dentifricio (le ricette sono presenti sul sito Aroma-Zone).
Faccio una digressione per spendere qualche parola a favore di questo spazzolino naturale.
miswak o siwakE’ la radice dell’albero Araak (Nome scientifico: Salvadora Persica), che cresce nell’Arabia Saudita, Sudan, Egitto, Chad ed in India. I suoi benefici principali sono:
1) Aiuta a sbiancare i denti contribuendo a rimuovere le tipiche macchie di tè, vino o caffè.
2) Contribuisce a igienizzare la bocca.
3) Rinfresca l’alito.
4) Stimola la circolazione gengivale.
5) Rafforza le gengive e previene disturbi quali la piorrea.
6) Pulisce i denti senza risultare abrasivo.
7) Rimuove e previene la formazione di carie, placca e tartaro.
Come si usa:
1) Rimuovere circa 1 cm di corteccia da una delle estremità
2) Masticare la punta ammorbidendo le setole naturali tra i denti
3) Iniziare a massaggiare leggermente denti e gengive
4) Sciacquare la punta sotto l’acqua per eliminare le eventuali impurità
5) Richiudere la radice Miswak nel pacchetto in modo che rimanga pulita e umida
6) Immergere l’estremità del Miswak ogni 3-4 giorni in un bicchiere d’acqua e lasciarlo per alcune ore per ammorbidirla
7) Quando le setole ed il sapore si sono esauriti tagliare e rinnovare la punta.

Personalmente utilizzerò questa polvere mischiandola in parti uguali con l’argilla verde ventilata e poi sullo spazzolino a mo di dentifricio.

Probabilmente la più grande novità dell’estate 2017 sono gli smalti. Al momento in cui scrivo sono presenti nel sito il top coat (5 ml, 1,70 euro) e tre colori (rosso, fucsia e bordeaux, 5 ml, 2,20 euro). Ovviamente, li ho presi tutti.
smalto aroma-zoneIl pezzo forte dell’ordine è il tea tree oil nel suo formato più grande di ben 250 ml per un prezzo di 28 euro.
tea tree oilPer me è in tutti i sensi olio “essenziale”, in quanto lo uso per pulire una volta a settimana le setole dello spazzolino e la spugna con cui mi lavo sotto la doccia. Ricordo, infatti, che esso è un potentissimo antibatterico naturale.
Ho preso, ancora, l’olio di ricino, l’olio di vinaccioli, il macerato oleoso di calendula e l’idrolato di lauro, il primo prodotto da utilizzare per massaggi sul cuoio capelluto, il secondo e il terzo per il corpo e il quarto da versare su un dischetto struccante per pulire il viso.
ricino vinaccioli calendula olio lauro idrolato aroma-zoneInfine, una scorta di fiori secchi per placare la voglia di tisana: calendula e ibisco (karkadè).
calendula aroma-zoneibisco karkadè miswak siwak aroma-zoneHo ricevuto un regalo inatteso, non so se per premiarmi del maxi ordine effettuato, ovvero il libro “Massaggi rilassanti con gli oli essenziali”, del valore di 4,90 euro.
libro aroma-zoneInsomma come avrete capito, a questo giro, ho dato fondo ai risparmi, ma è tutta colpa di Aroma-Zone che è realmente un grandissimo tentatore.

Le erbe tintorie fanno al caso vostro se avete il desiderio di vedervi diverse, rimanendo però sicure di non rovinare i capelli, ma anzi di apportare tutti i benefici che si possono trarre dall’uso di elementi naturali. Queste “tinture” non penetrano nel capello come le tinte chimiche, ma si legano alle squame. In questo modo, non solo proteggono il capello, ma lo volumizzano, aumentando il diametro del fusto. La chioma risulta, quindi, più voluminosa, luminosa e protetta dagli agenti esterni.

Vi propongo questo elenco:

hennè, donano un tono freddo quelli provenienti da Tunisia, India, Pakistan e Yemen mentre donano un tono caldo quelli del Marocco e dell’Egitto. Eccenzion fatta per l’Hanna Lala Menana, un hennè che pur provenendo dal Marocco tinge di un peculiare color rubino. Solitamente le marche più usate per chi punta ad un biondo irlandese è il Tazarine, mentre per chi vuole sui capelli un rosso più profondo e “ciliegioso” Zarqa, Jamila, MDH Karishma. La marca Le erbe di Janas propone invece due tipi di hennè uno caldo che ha un contenuto di lawsone (la molecola responsabile della colorazione) pari a 1,90% e uno freddo che ne contiene 2,95%. Se non avete i capelli chiari scordatevi che l’hennè prenda a mo’ di tinta, se avete i capelli scuri si vedrà solo il riflesso, ma sarà sicuramente una visione molto gradevole quindi incoraggio ad usarlo in ogni caso e poi continuandolo ad applicare potrebbe, stratificando, venir fuori qualche bella sfumatura.
Consiglio l’uso di questo prodotto privo di picramato di sodio, che viene aggiunto in molti hennè per ottenere dei rossi rinforzati.
erbe tintoriealcanna, clicca qui se sei interessato alla mia esperienza con questa polvere.

sandalo rosso, clicca qui se sei interessato alla mia esperienza con questa polvere.

red kamala, clicca qui se sei interessato alla mia esperienza con questa polvere.

indigo, (volgarmente detto hennè nero), colora di nero su una base di partenza castano scuro. Se però la base di partenza è un biondo saranno necessarie due applicazioni fatte una di seguito all’altra per ottenere un nero puro, se invece la base di partenza è un bianco bisognerà fare una prima passata di hennè e dopo ripetere il processo usando l’indigo.
Consiglio l’uso di questo prodotto privo di PPD (para-fenilendiamina), sostanza base di molti indigo che si trovano in commercio utilizzati per la tintura dei capelli e per i tatuaggi che spesso si fanno in spiaggia.
erbe tintoriekatam, dona colore nero, tuttavia se mescolato in un’adeguata percentuale con l’hennè freddo (potete provare mischiando 70% hennè e 30% katam e poi per le volte successive regolarvi in base al risultato ottenuto) può dare riflessi viola.
(Clicca qui per approfondire la mia esperienza con indigo e katam.)

ibisco o jaswand, se unito alla lawsonia (o a miscele che la contengano) è un ottimo freddante del tono. Utile è, infatti, per arrivare ai toni del ciliegia e del mogano. Invece, utilizzato da solo, se la vostra base di partenza è scura, non otterrete praticamente nulla, parlo purtroppo per esperienza. Se invece avete i capelli biondo chiaro (che siano naturali o decolorati non ha importanza) si coloreranno di viola.
Con i fiori essiccati è possibile preparare l’infuso, detto di karkadè; l’ibisco colorerà l’acqua di rosso ed essa potrà essere utilizzata per la preparazione dell’hennè al posto della mera acqua.
alcannamallo di noce, non ha in se e per se un forte potere tintorio. Utilizzato da solo viene usato dalle brune per donare luminosità e riflessi ai capelli scuri. Utilizzato insieme alla lawsonia serve a smorzare l’arancio facendo virare il tono dei capelli sul rosso profondo invece che sul rame. Consigliato quindi per chi ha un colore di base chiaro. Infatti in questo caso pur usando un hennè freddo si potrebbe ottenere inizialmente, cioè finché non avviene una stratificazione, un colore caldo, ma grazie al mallo di noce si può risolvere più rapidamente questo intoppo.
mallo di nocecastagno, non ha in se e per se un forte potere tintorio, ma dona riflessi ai capelli castani.

camomilla e rabarbaro, non hanno in se e per se un forte potere tintorio, tuttavia risultano utili per ravvivare il colore delle chiome già bionde.

curcuma, colora di giallo, può essere aggiunto in piccola percentuale all’hennè caldo per intensificare il colore.

robbia o manjishta o garanza, colora di rosso, aggiunta all’hennè freddo ne intensifica il colore.

campeggio, si usa in miscela con hennè per darvi dei toni più profondi, senza perderne la tipica dominante rossa.

guado, si usa in miscela con l’hennè per darvi un tono più scuro. Allo stesso modo dell’indigo, anche il guado capita che venga erroneamente etichettato come hennè nero.

N. B. Tutti i prodotti citati si intendono puri al 100%.
polveri ayurvediche 3Ci sono una infinità di polveri che possono essere utilizzate sui capelli a scopo tintorio, molte tra queste nominate non le conoscevo fino a qualche anno fa e chissà quante altre ne esistono di cui non sospetto minimamente!

Tutte queste erbe si comprano in erboristeria? No, probabilmente quelle che riuscirete a trovare in erboristeria saranno hennè, indigo e cassia, ma non credo che ci sia speranza per le altre. Nella maggior parte dei casi si dovrà fare riferimento a negozietti etnici e a bioprofumerie, se non ce ne sono nel vostro luogo di residenza tocca ordinarle su internet.

Diffidate delle erboristerie che vendono le polveri sfuse, in quanto non c’è modo di sapere con certezza da quanto tempo le hanno lì in negozio e neanche se sono state addizionate con altre sostanze.

P. S. I risultati ottenuti con queste erbe non sono univoci. Il colore, il riflesso, la sfumatura possono variare da persona a persona, non solo a causa del diverso colore di partenza; anche chi inizia dalla stessa base può avere risultati differenti.