Da circa un 4-5 anni a questa parte le saponette hanno avuto il loro riscatto ed ora è un tripudio di blocchetti solidi, a partire dal dentifricio, per passare al classico per le mani, al finire con lo shampoo. Ed è proprio di quest’ultimo che voglio parlare. Ne esistono ormai di diversi tipi: per capelli normali, grassi, secchi, fragili, insomma ad ognuno il suo. Innanzitutto, chiariamo che lo shampoo solido si utilizza come un normale shampoo, una volta aver bagnato i capelli e il cuoio capelluto, bisogna passare il blocchetto sotto l’acqua e poi passarlo tra le mani fino a quando non si forma la schiuma e poi massaggiare il cuoio capelluto con le mani (se si vuole, si può anche passare la saponetta direttamente sulla testa, ma io trovo più delicato ed adatto a me il primo metodo). Alla fine, ovviamente, si deve risciacquare la testa. Ma ecco, ora c’è un nuovo passaggio a conclusione del procedimento. Bisogna infatti occuparsi del blocchetto solido bagnato. Io lo lascio ad asciugare ambo i lati sul portasapone in bambù IKEA e poi lo metto in un sacchettino di lino fino al prossimo utilizzo.
Portasapone IKEAFacendo lo shampoo due volte a settimana, la saponetta da 85 grammi che usavo è durata sei mesi. Al momento dell’acquisto consiglio di sceglierne una che non sia avvolta dal cellophane, ma che abbia una confezione composta semplicemente di cartone con all’interno il solo shampoo senza altri imballaggi (pack 100% plastic-free ed ecologico).
shampoo solido