La spugna konjac viene ricavata dalla radice di una pianta asiatica, l’Amorphophallus konjac.
Dal suo utilizzo ne otteniamo un incarnato puro e unificato, la spugna konjac deterge delicatamente la pelle (si può usare da sola oppure con un detergente specifico).
Questa spugna è biodegradabile e compostabile al 100%. Riequilibra l’acidità della pelle grazie al suo ph alcalino. La sua durata media è di 2-3 mesi. Il prezzo sul sito dove l’ho presa io, aroma-zone, è di circa 6 euro.
La classica è quella di colore bianco, delicata, che consiglio a chi ha la pelle normale, mentre per pelli grasse e impure, con tendenza acneica, è più adatta quella nera, arricchita con carbone vegetale attivo. Sinceramente non la consiglierei a chi ha la pelle secca.
Prima di ogni utilizzo si presenta molto dura, impossibile da premere, ma dopo l’immersione della spugna in acqua tiepida per circa 5 minuti si idrata, aumentando un pò di volume, e diventando morbida. A questo punto la spugna è pronta per essere massaggiata sulla pelle. Procedete con un massaggio delicato e cercate di seguire movimenti circolari in modo da stimolare al meglio la microcircolazione. La spugna permette di eliminare lo strato di cellule morte, stimolando il normale ricambio cellulare. Questo consente di ottenere una pelle subito più luminosa e levigata. Dopo l’uso va sciacquata sotto acqua fredda corrente. Infine va strizzata e riposta in modo da farla asciugare ambo i lati, è di vitale importanza farla asciugare completamente per evitare la formazione di batteri e di muffe.
spugna konjac