Dall’inizio del 2013 ho smesso completamente di usare prodotti chimici per fare lo shampoo e sono ricorsa al no poo. La cosa sorprendente è che prima dovevo lavare i capelli 3 volte alla settimana e ora basta 1 sola. Un’altra cosa stupefacente è che prima avevo la cute grassa e le punte dei capelli secche mentre adesso è tutto normalizzato.

Elenco dei metodi:

– cowash

Versare in una tazzina un cucchiaio di zucchero di canna ed una quantità di balsamo a piacere. Massaggiare con il composto sul cuoi capelluto (precedentemente bagnato) per bene, lo zucchero infatti ha la funzione di scrub. Infine, sciacquare abbondantemente i capelli.

N. B. consiglio di controllare l’inci (gli ingredienti) dello shampoo, che siano il più accettabile possibile, quindi no siliconi, no parabeni, no sls, no sles, no ppg, no peg, no dea, no tea, no mea, no oli e cere minerali.

P. S. questo indicato è il cowash fatto nel modo “classico”, io dopo poco l’ho personalizzato, cioè usavo solo lo zucchero di canna senza balsamo.

– argilla

Unire l’argilla con l’acqua tiepida fino a creare una pasta né troppo liquida, che coli via mentre la applichi, e né troppo densa, che si spalmi con difficoltà. Quindi spalmare sulla cute (in particolare io insisto nella zona dove ho la riga dei capelli e tra l’attaccatura della fronte e dei capelli (puoi cogliere l’occasione per spanderla anche sul viso, sul collo, sul petto e farti una bella maschera). Lasciare in posa 15 minuti e poi lavare normalmente la testa con l’acqua.

N. B. non usare contenitori o strumenti di metallo per mescolare l’argilla con l’acqua.

P. S. si può aggiungere qualche goccia di tea tree oil all’argilla se si soffre di prurito.

P. P. S. Sono in commercio diversi colori di argilla. Consiglio di usare la bianca, che è quella con cui mi sono trovata meglio. Sconsiglio invece di usare la verde perchè l’ho trovata troppo aggressiva e, nonostante il lavaggio, mi ha lasciato i capelli duri.

– ghassoul (o rhassoul)

Ottimo per chi ha i capelli grassi o forfora grassa. Con tutto il cuore vi dico, se avete entrambi o uno di questi problemi, buttate gli shampoo chimici e passate al lato naturale e bio della vita! Per quanto mi riguarda risultati evidenti già dalla primo utilizzo. (Vedi procedimento argilla).
no poo ghassoul– bicarbonato

Io lo metto in uno di quei flaconi dove ci sta l’ossigeno della tinta che vendono in supermercato, faccio un cucchiaio raso di bicarbonato e il resto pieno tutto d’acqua e shakero. Una volta sotto la doccia, prima bagno i capelli, poi mi spruzzo questa miscela, e infine risciacquo.

– farina di ceci

Io impasto la farina di ceci e l’acqua tiepida quanto basta a creare un composto cremoso della giusta quantità per la testa. Applico massaggiando la cute e infine risciacquo.

– succo di limone

Io spremo 2 o 3 limoni e verso il succo in un flacone come quello in foto. Questo flacone si trova nelle tinte da supermercato. NON versare la “spremuta” nel flacone così com’è perché altrimenti ti ritroverai particelle di limone intrappolate nei capelli, devi filtrarla prima con un colino a maglie strette. Dopo aver bagnato i capelli versare progressivamente lo “shampoo” e risciacquare normalmente.
succo di limone– noci saponine

Io utilizzo 6 noci saponine x 1 litro d’acqua (nel caso le noci si comprino frantumate, sono circa 15 grammi). Prima di mettere le noci nell’acqua, se è il caso, aprirle in due e non metterle intere, quindi portare ad ebollizione l’acqua con le noci. Il processo di ebollizione estrae la saponina dai gusci e la combina con l’acqua. Quando bolle spegnere il gas e chiudere con un coperchio il pentolino. Lasciare in infusione 20 minuti, poi filtrare con un colino. Aspettare che l’acqua arrivi ad una temperatura accettabile, adatta ad essere versata sui capelli (precedentemente bagnati) e risciacquare normalmente.

N. B. Non lasciatevi ingannare dalla mancanza di bolle, l’efficacia della pulizia è comunque garantita. Non ci sono agenti artificiali schiumogeni quindi non ci sono bolle.

P. S. Le noci saponine possono essere utilizzate anche per lavarsi le mani, strofinando semplicemente le mani bagnate insieme ai gusci, e per lavare i panni in lavatrice, mettendo 4  noci spaccate o intere in un sacchettino di cotone e riponendole nel cestello della lavatrice.
sapone noci saponine– erbe indiane

Le erbe indiane che assurgono allo scopo lavante sono l’aritha o reetha e lo shikakai. La prima si ottiene dalla polverizzazione delle noci saponine e il secondo dalla polverizzazione del baccello dell’Acacia concinna. Si possono usare singolarmente o insieme. In una ciotola di vetro o di ceramica mescolare la polvere con acqua calda fino a formare una pasta non troppo liquida ma nemmeno troppo densa. Usare un cucchiaio di legno o di plastica per mescolare il composto. Coprire il composto con il cellophane e lasciare macerare per 20 minuti. Scegliete voi se utilizzare una quantità adatta a coprire solo il cuoio capelluto oppure se volete ricoprire anche i capelli. Tenete in posa 30 minuti e lavate.

P. S. Queste due polveri si possono applicare anche sulla pelle di viso e corpo (lasciandole in posa dieci minuti e poi risciacquando).

Purtroppo ho dovuto fare i conti con persone che credono che non usare shampoo chimico equivalga ad essere una sudicia che va in giro con i capelli luridi (e magari i soggetti in questione non sanno minimamente cosa si spalmano tra siliconi, parabeni, petrolati, ecc.), ebbene vorrei farvi riflettere con questa domanda: se il mio cuoio capelluto si pulisce anche con questi metodi mentre voi avete bisogno dello sgrassatore del bagno, chi è in realtà lo sozzo?

Le erbe indiane che ho usato fino a questo momento sono: ARITHA (o REETHA), AMLA, SHIKAKAI, NEEM, MAKA (o BHRINGRAJ), BRAHMI, TULSI, SIDR, METHI, MALVA. 

Non ho che vantaggi da esporre. I capelli sono stra-morbidi, stra-lucidi e stra-belli, tutte le persone che hanno visto la ma chioma da quando le uso non hanno potuto fare a meno di avanzare complimenti.
Tuttavia, se il risultato che volete ottenere sono dei bei capelli lucidi e sani non è sufficiente usare le erbe indiane saltuariamente, ma ci vuole costanza. I benefici la persona che le usa li percepisce da subito, ma perchè anche gli altri si accorgano dei miglioramenti devono essere usate almeno per un paio di mesi. Io ho voluto fare un esperimento per vedere quanto ci mettevano i capelli a diventare lucidi utilizzando solo le erbette e ci sono voluti 3 mesi di uso continuo (facendo un impacco alla settimana).

Il neem è vivamente consigliato per combatte la secchezza del cuoio capelluto, il prurito e la forfora, sarà utilissimo soprattutto nei casi di forfora grave.

Il tulsi è difficile da lavare e ho dovuto mettere un asciugamano sul cuscino per evitare di lasciare tracce. Ho fatto un risciacquo con davvero abbondante acqua ma sembrava non venir via. A capelli asciutti grattandomi la cute ho notato infatti che mi rimaneva prodotto sotto le unghie. Quando ormai era troppo tardi, facendo una ricerca sul web ho letto “NON UTILIZZARE SUL CUOIO CAPELLUTO PER VIA DEL DIFFICILE RISCIACQUO”, e va beh! Il vero miracolo questo prodotto lo fa sulla pelle. Avevo qualche eruzione cutanea che uscita dalla doccia non era più presente! Quindi per la pelle PROMOSSOper i capelli BOCCIATO. Ricordo ovviamente che io non uso shampoo chimico, quindi quando dico – difficile da togliere, mi riferisco al farlo con la sola acqua.

Il sidr è la polvere che ho trovato più particolare, cresce un pò con l’aggiunta dell’acqua quindi 100 g sono bastati per i miei capelli che arrivano fino alla vita (per le altre invece ne ho usato 150 grammi). Il pappone resta alquanto grumoso, ma questo non costituisce nessun problema nella stesura. A differenza delle altre è quasi inodore, è quella che sono riuscita a togliere con più facilità sotto la doccia e non altera il colore dei capelli. Infatti, generalmente le erbette indiane non sono consigliate a chi ha i capelli biondi, perchè tendono a scurire.
Le uniche che consiglio di usare alle bionde sono quindi quelle neutre (cassia, sidr, methi, malva).
malva (2)

La malva (foto sovrastante) non è ancora molto popolare, ma io l’ho trovata molto simile al sidr sia per consistenza che per colore. Anche la malva cresce man mano che si aggiunge l’acqua e con una confezione da 100 grammi sono riuscita a fare sia i capelli che maschera per il viso per me e un’altra persona. Non ha assolutamente un buon odore, così ho aggiunto qualche goccia di olio essenziale per cercare di migliorare la situazione, con non molto successo! Si stende e si lava via con molta facilità.

Come si prepara il pappone con le erbe indiane?
pappone

Innanzitutto le polveri non devono entrare in contatto con cose di metallo, io per esempio uso una ciotola in plastica e mescolo con un cucchiaio di legno. Si può usare un’erbetta sola oppure fare un mix (io nella foto qui sopra avevo fatto una miscela di amla, shikakai, maka, brahmi e neem, l’utilizzo di questa combinazione è consigliata per promuovere non solo la forza delle radici, ma anche per ispessire i capelli e dare sollievo al prurito del cuoio capelluto e per combattere la forfora); aggiungere acqua calda e mescolare, il pappone non deve essere ne troppo denso e nemmeno troppo liquido, dopodiché lasciare a macerare per venti minuti. Applicare sui capelli asciutti o bagnati (io preferisco asciutti), con le mani, con un pennello da tinta o come ci si trova meglio. Io a questo punto blocco il tutto con il cellophane, onde evitare che i movimenti facciano cadere qualche granello che solidificando si può staccare, va bene anche usare una classica cuffia da doccia. Infine, dopo mezz’ora di posa lavo la testa.
erbe indiane

Tra tutte il methi è quella che prende più tempo per la preparazione. Io ho fatto così: per i miei capelli ho preso 50 grammi di polvere, l’ho messa in una ciotola e poco alla volta ho aggiunto acqua calda, mescolando il composto. Occorre mescolare a lungo e molto energicamente per togliere i grumi. Finita questa fase ho coperto la ciotola con della pellicola trasparente e l’ho lasciata riposare per tutta la notte. Al mattino ho ripreso il materiale e aggiunto altra acqua calda, ho ancora mescolato e infine applicato sui capelli. La consistenza adeguata è, come per le altre erbe, da valutare ad occhio, ne troppo liquida e ne troppo densa. Il tempo di posa è di 2 ore, dopodiché si lava la testa ed ecco a voi capelli idratati e setosi. Consiglio un lavaggio molto accurato perchè le particelle tendono a rimanere intrappolate nei capelli e se lo avete messo anche sul cuoio capelluto uno sciacquo ancor più abbondante e accurato.
Come avrete capito nella preparazione viene utilizzata abbastanza acqua, quindi è inteso che la mucillagine tende parecchio a crescere.
Taluni non sopportano l’odore del methi, a me invece non dispiace, tuttavia ho provato a mettere un cucchiaio di cannella al momento dell’ultimo mescolamento e devo dire che i profumi delle due polveri si sono ben bilanciate.

fenugreekPrima che sentissi parlare della polvere di methi, lo conoscevo solo sotto forma di semi, con il nome di fieno greco, che ho sempre usato per la preparazione delle tisane. Vi consiglio di comprarlo già sotto forma di polvere se volete usarlo per i capelli perchè i semi sono molto duri, impossibili da polverizzare a meno che non possediate un macina caffè/cereali.

Avevo parlato in un precedente articolo del mio interesse verso questa nuova scoperta: la polvere di red kamala. Ebbene, ne ho sperimentato l’uso, mischiandolo insieme all’hennè, sui capelli di mia madre.
Ho usato il red kamala marca Yogi Global, di provenienza indiana. La polvere ha un colore veramente mozzafiato.
red kamala polvereHo miscelato 40 grammi di zarqa insieme a 30 grammi di red kamala con acqua calda e ho subito proseguito con l’applicazione. Tempo di posa 2 ore. Questo è il risultato:
zarqua + red kamalaLa base di partenza era sempre rossa, ma un rosso smorto, spento e il red kamala ha contribuito a rendere i toni più vividi e ad accentuare i riflessi. Può un po’ risultare di difficile stesura perché fa qualche grumo, ma assolutamente niente di impossibile. Per una bella chioma olio di gomito! La reazione della “cliente” è stata positiva: <la prossima volta li voglio di nuovo così>, mi sono sentita dire.

Il mio interesse per il fai da te ha portato ad imbattermi nella realizzazione di un impacco pre shampoo nutriente e utile alla definizione di chi ha i capelli mossi o ricci.
Anzi, ancor prima mi ha portato ad entrare in un supermercato per comprare l’essenziale ingrediente! Signore e signori ecco a voi l’amido di mais anche noto come maizena.
maizena - amido di mais (3)Il procedimento è dei più semplici.
Basta mettere sul fuoco, dentro ad un pentolino, due cucchiai pieni di amido di mais e un bicchiere d’acqua. Mescoliamo durante tutto il tempo e noteremo che scaldandosi, ci vuole davvero poco, il composto si trasforma in gel. Il fenomeno della gelatinizzazione consiste, dunque, nella disorganizzazione dei granuli d’amido in ambiente acquoso, a un’idonea temperatura, tra 50 e 70°C a seconda dell’origine vegetale dell’amido*.
maizena - amido di mais (2)Possiamo ora spalmarlo sulla nostra chioma. Ci saranno dei grumi che si staccheranno dai capelli andando a cadere, ma non è tanto grave in quanto essi rimangono compatti e non macchiano. Dopo un tempo di posa di mezzora, possiamo procedere con il consueto shampoo.
Io ho usato questo gel al posto del balsamo e i capelli sono risultati morbidi al tatto. L’ho utilizzato anche negli impacchi con le erbe ayurvediche. Si può usare pure come escamotage per “allungare il brodo” se la quantità di polvere non ci basta. E’ inoltre possibile aggiungerlo nel pappone insieme all’hennè.

No reazione chimica, ma processo fisico.
*Il raffreddamento favorisce il ripristino della struttura ordinata con conseguente “ricristallizzazione o retrogradazione” dell’amido. Sebbene l’amido in realtà non riesca mai a tornare in una configurazione simile a quella iniziale, si forma una struttura intermedia rigida dovuta al riarrangiamento delle catene di amilosio e amilopectina ed esclusione di acqua. L’amido retrogradato può essere nuovamente gelatinizzato sottoponendolo a calore.
Non tutti gli amidi sono uguali, essi differiscono soprattutto per il diverso rapporto di amilosio (polimero lineare del glucosio) e amilopectina (polimero ramificato del glucosio). L’amilosio tende a riscristallizzare molto velocemente dell’amilopectina; per cui il tempo che impiega l’amido a riscristallizzare dipende dalla quantità di amilosio che contiene. Ne consegue che amidi ricchi di amilosio (mais, frumento, legumi) gelatinizzano con più difficoltà e riscristallizzano più facilmente, rispetto agli amidi contenti percentuali più elevate di amilopectina (patata, riso).
maizena - amido di mais (1)

Io ho preparato il mio impacco, come ho già detto, con l’amido di mais, ma si può fare allo stesso modo e con gli stessi benefici anche con l’amido di riso.

I suffumigi sono un antico rimedio naturale contro il mal di gola, il raffreddore, il naso chiuso o semplicemente un buon metodo per chi vuole staccare per qualche minuto la spina e rilassarsi.
Facili da preparare, quello che ci occorre è solo acqua calda, oli essenziali, una pentola e un asciugamano. In pratica si porta ad ebollizione un litro d’acqua, si spegne il fuoco, e si ci versa qualche goccia (poche!!! Ne bastano 4) di ciascun olio essenziale. Ci si copre la testa con l’asciugamano, in modo che avvolga anche la pentola, per trattenere il vapore, e si respira con naso e bocca per almeno 10 minuti. L’umidità penetra nelle vie respiratorie fluidificando il muco e facilitandone l’espulsione.
Si possono usare oli essenziali ad attività antivirale come: rosmarino, menta, tea-tree, eucalipto, bergamotto, pino, melissa, limone.
Consiglio di non mischiare troppi oli essenziali in una volta, altrimenti si farebbe davvero tanta fatica a respirare, io non ne mischio mai più di quattro tipi.

SUFFUMIGIsuffumigi 2

Due anni fa avveniva il mio avvicinamento al mondo delle erbe ayurvediche, così ora vorrei spendere qualche parola per parlare dei siti in cui ho fatto i miei acquisti, che sono: Mademoiselle Biologique – Zenstore – La bottega color cannella – Cuccioli d’uomo – Hennè Paradise – Aroma-Zone.
Tutti consigliati in egual modo, affidabili, sicuri e con tempo di elaborazione degli ordini rapido. Per quanto riguarda Aroma-Zone vi rimando all’articolo precedente in cui mi occupavo di esso in modo individuale (cliccate qui se siete interessati alla lettura).

Mademoiselle Biologique e Zenstore sono due siti che mi hanno colpito perchè vendono il tanto rinomato hennè Zarqa e anche altri famosi come MDH e Karishma. Zenstore offre anche ulteriori marche straniere di hennè difficilmente reperibili in altri siti italiani come Tazarine e Jamila e la radice di alcanna, ancora non molto conosciuta.
La bottega color cannella l’ho notato invece perché è un sito italiano che vende la marca Aroma-Zone, i cui prodotti altrimenti andrebbero acquistati dal sito ufficiale francese. Non ha tutti i loro prodotti, ma ho trovato ciò che in quel momento desideravo, ovvero sidr e katam.
Cuccioli d’uomo invece ha attirato la mia attenzione perché ha dei prezzi di spedizione davvero competitivi, anche se la cerchia di erbe ayurvediche che vende è ristretta a poche marche.
Alcuni di essi offrono dei campioncini di prodotto in regalo. La bottega color cannella mi ha fatto trovare nel pacco un campione di crema per il corpo, Zenstore invece una boccetta con 10 ml di olio fragranza cetriolo e rosa, mentre Mademoiselle Biologique dona una o più bustine di 10 g cadauna contenenti diverse erbe ayurvediche a seconda dell’entità dell’ordine.
Hennè Paradise è un sito francese che ha il grandissimo pregio di vendere delle erbe tintorie di cui non si sospetterebbe minimamente l’esistenza. Io, ad esempio, grazie ad esso sono riuscita a conoscere il red kamala, una polvere che può essere utilizzata da sola o in combinazione con l’hennè per mettere più in evidenza il rosso della lawsonia. Guardate che bel colore che ha:
recensione siti di acquisto - red kamala
In questa foto vi mostro i miei acquisti riguardanti le altre polveri che colorano sui toni del rosso:

Recensione siti di acquisto - erbe tintorie rosse
In questa foto vediamo il pappone fatto con acqua e robbia (W il rosso)!!!Recensione siti di acquisto - pappone robbia

Ho recentemente fatto il mio primo acquisto sul sito francese Aroma-Zone. Avevo già provato un paio di loro prodotti (sidr e katam), che però avevo preso da un altro sito, e mi avevano fatto da apripista per saggiare l’ottima qualità delle polveri vendute.
E’ un sito affidabilissimo e consigliatissimo. Per quanto riguarda i tempi di consegna possono andare da pochi giorni ad una settimana, io per esempio ho atteso 5 giorni, per quanto riguarda le spese di spedizione sono pari a 7,90 euro, ma se si supera la soglia dei 49 euro, e vi assicuro che è facilissimo superarla, sono gratis.
Come ho già detto sono in vendita diverse polveri ayurvediche per la cura della pelle e dei capelli, ma anche argille, oli essenziali e in genere tante materie prime per chi vuole creare i prodotti da se.
az (4) az (2)
az  (5)az  (3)Queste sono le cose belle che ho preso io, arrivando nel giro di pochi click a 60 euro:
– Coco silicone (in parole povere l’equivalente dei cristalli liquidi, che però sono il tripudio delle schifezze chimiche mentre questo prodotto è 100% vegetale)
– Miele in polvere
– Burro di Karitè
– Inulina
– Argilla bianca (al vantaggioso prezzo di 1,90 euro per 250 grammi)
– Oli essenziali vari (anche essi a prezzi molto competitivi, dai 2,30 ai 2,90 euro)
– Propoli
– Polvere di ibisco
– Polvere di malva
– Polvere di mallo di noce
– Polvere di manjishsta.
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